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02.12.2014

Infezioni del sito chirurgico: tassi per la prima volta consultabili per ogni ospedale

Su mandato e in collaborazione con l'ANQ, Swissnoso rileva il tasso di infezioni del sito chirurgico. I risultati del secondo periodo di misurazione dimostrano che per cinque interventi i tassi totali sono calati rispetto al periodo precedente, mentre per altri tre sono aumentati. I tassi vengono per la prima volta pubblicati in una forma che consente un confronto nazionale trasparente. Al rilevamento hanno partecipato 118 ospedali e gruppi di ospedali svizzeri.

Dal 1° ottobre 2011 al 30 settembre 2012 (interventi agli organi addominali e taglio cesareo) e dal 1° ottobre 2010 al 30 settembre 2011 (ortopedia e chirurgia cardiaca), sono state documentate oltre 38’000 operazioni. Le protesi totali del ginocchio presentano il tasso di infezione più basso (0,9%), la chirurgia del colon il più elevato (13,6%). I tassi totali sono la somma dei tassi delle infezioni profonde e di quelle superficiali.

Rispetto al periodo precedente, si constatano tassi più bassi per la colecistectomia, il taglio cesareo, la chirurgia cardiaca e l’impianto di protesi totali dell’anca e del ginocchio. Sono invece aumentati i tassi concernenti l’appendicectomia, gli interventi di ernia e la chirurgia del colon.

Prime osservazioni comparative per gli ospedali

La pubblicazione trasparente fornisce agli ospedali un riferimento per confrontare con altri nosocomi i loro otto tassi di infezione. I tassi sono stati sottoposti ad aggiustamento secondo il rischio, il che permette un confronto tra ospedali e cliniche i cui pazienti corrono un rischio simile di sviluppare infezioni del sito chirurgico. Infine, trattandosi del secondo periodo di misurazione è possibile tracciare un parallelo con il primo periodo. Questo confronto va tuttavia interpretato con la dovuta cautela: il rilevamento resta pur sempre agli inizi e occorrerà del tempo prima di poter trarre conclusioni rilevanti.

Confronti con l’estero possibili con riserva

Sul piano internazionale, i tassi riscontrati in Svizzera sono più elevati rispetto a quelli rilevati negli Stati Uniti e nel resto d’Europa. Ciò è in parte riconducibile alle differenze tra i metodi di misurazione e tra i periodi di rilevamento: in Svizzera, le infezioni vengono monitorate intensamente e documentate sistematicamente anche dopo la dimissione. I nostri tassi comprendono dunque pure i casi di infezione manifestatisi fino a trenta giorni dopo l’intervento, rispettivamente fino a dodici mesi dopo l’impianto o l’operazione (ortopedia, chirurgia cardiaca). In numerosi ospedali, inoltre, viene attuata una procedura di validazione del rilevamento. Il programma svizzero assume in questo senso un ruolo pionieristico nel confronto internazionale.

L’estensione del periodo di rilevamento è giustificata dal fatto che, secondo il tipo di operazione, oltre la metà delle infezioni si verifica soltanto dopo la dimissione. Altri paesi, come la Germania, la Francia e gli Stati Uniti, si limitano a quelle manifestatesi durante la degenza. È quindi comprensibile che i loro tassi di infezione siano notevolmente più bassi.

La misurazione delle infezioni del sito chirurgico prosegue

Le infezioni successive a interventi chirurgici non possono mai essere evitate al cento per cento. La portata del rischio dipende anche dal punto anatomico sul quale si interviene: la chirurgia del colon, per esempio, comporta di base un rischio elevato. I tassi rilevati sono un nuovo strumento prezioso a disposizione degli ospedali partecipanti per svolgere un’analisi approfondita volta a ridurre a un minimo i casi di infezione.

 

Rapporto con grafici per ogni ospedale

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